Antidepressivi, antiepilettici, cerotti oppioidi per alleviare le sofferenze dei malati oncologici e antiasmatici, prescritti a gogò e poi abbandonati lungo i margini della strada provinciale che collega Caroniti di Joppolo a Preitoni di Nicotera. Ricette “gonfiate” ed erogazioni “certificate” attraverso l’apposizione delle fustelle prelevate dalle confezioni che finivano per strada o nella spazzatura e in entrambi i casi ritrovate dagli uomini del Corpo forestale. Un giro che avrebbe consentito di appioppare, in tre anni, al Servizio sanitario nazionale una truffa di circa un milione di euro. Perché per i farmaci prescritti, all’insaputa di ben 99 soggetti, e poi buttati si è regolarmente chiesto il rimborso all’Asp. Anziani, preferibilmente soli e con esenzione ticket, l’identikit degli assistiti “modello” ai quali anticipare cortesemente i farmaci di cui realmente avevano necessità, per poi però andare a ruota libera sulle ricette. Al momento della prescrizione, infatti, i medicinali aumentavano di numero rispetto a quelli realmente ritirati, oppure se ne aggiungevano degli altri, alcuni anche molto costosi. Tutti, comunque, destinati a finire lungo la provinciale, beninteso dopo aver prelevato dalle confezioni le fustelle.