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Corpi carbonizzati
vittime sorprese
mentre rincasavano

Potrebbero essere stati attesi al loro rientro a casa le vittime del triplice omicidio di Cassano allo Jonio. Il particolare spiegherebbe, secondo gli inquirenti, la presenza del bambino di tre anni, nipote di Giuseppe Iannicelli, e della compagna marocchina di quest'ultimo.
Il luogo dove è stata trovata la Fiat Punto con a bordo i tre corpi carbonizzati, infatti, si trova a poca distanza dall'abitazione di Iannicelli. Alcuni degli inquirenti hanno avanzato una prima ipotetica ricostruzione del delitto che però, al momento, non è ancora suffragata da riscontri. Iannicelli, la compagna ed il bimbo sono stati visti l'ultima volta in vita giovedì sera nella piazza centrale di Cassano allo Jonio. Non si esclude che i tre stessero rientrando a casa e, giunti proprio nei pressi del casolare dove sono stati trovati i corpi carbonizzati, sono rimasti vittime di un agguato. I killer avrebbero poi rinchiuso il corpo di Iannicelli nel bagagliaio dell'automobile e portato il mezzo vicino al casolare per incendiarlo.
Poco prima di allontanarsi dal luogo dell'incendio dei corpi gli autori del delitto hanno lasciato sul cofano dell'automobile una moneta da 50 centesimi che, nel linguaggio della criminalità organizzata, significa che la vittima aveva uno "scarso valore".
Al vaglio degli investigatori c'è anche l'ipotesi che Iannicelli sia stato ucciso al termine di una discussione degenerata.
Al momento, secondo quanto si è appreso in ambienti investigativi, non è stato possibile accertare se le vittime fossero già morte nel momento dell'incendio e se siano stati raggiunti da colpi d'arma da fuoco perchè i corpi sono stati completamente consumati dalle fiamme. (ANSA)

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