Il latitante più importante del Cosentino ha il volto d’una donna. Si chiama Jean Maddalaine Paquot, è una quarantaquattrenne belga e deve scontare una condanna definitiva per l’omicidio del marito. La pena è pesante: vent’anni di carcere. La donna è stata riconosciuta responsabile, in via definitiva, della morte violenta di Antonio Lopez, 42, commerciante, di Corigliano, con cui era sposata da diciassette anni. Insieme vivevano nella cittadina ionica e tutto sembrava filare liscio fino a un torrido pomeriggio di giugno del 1998. Il pomeriggio dell’omicidio. Alla sbarra assieme alla fiamminga era inizialmente finito pure il presunto amante, Cosimo Montalto, 27 anni, di Corigliano, poi scagionato con sentenza passata in giudicato grazie ad una appassionata difesa sostenuta dall’avvocato Giovanni Zagarese. La Paquot è tuttavia sfuggita all’esecuzione della condanna otto anni fa, grazie a un rocambolesco allontanamento dal nostro Paese. Jeanne Maddalaine Paquot vive – secondo le ipotesi investigative – in una città diversa da quella in cui è nata e dove attualmente risiedono i suoi familiari. È stata proprio la sorella a denunciarla nel febbraio 2000 alla polizia belga.
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