Il maltempo si sposta al centrosud: ci aspetta un Veglione asciutto, con qualche eccezione, mentre il freddo, quello vero, si tiene lontano dall'Italia.
Queste, in sintesi, le previsioni di Meteo.com che annuncia per Capodanno una nuova perturbazione in cammino verso il Nord. "Il 2013 si avvia alla conclusione sotto la pioggia al Centrosud. La perturbazione giunta al Nord sposta ora il proprio raggio d'azione verso le regioni centro meridionali, con piogge e rovesci che nella giornata di lunedì bagneranno soprattutto Campania, Calabria, Sicilia, ma anche Lazio, Molise, Abruzzo e Marche", spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara.
"Sul basso versante adriatico e ionico il peggioramento sarà più graduale e significativo soprattutto per San Silvestro, mentre qualche residua pioggia potrà interessare Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Sardegna ma con prospettive di miglioramento.
Torna il bel tempo, invece, al Nord". "La notte del Veglione sarà in prevalenza asciutta al Centronord - prosegue l'esperto - pur con nuvolosità insistente sui versanti adriatici, a tratti anche Umbria e Lazio, mentre su Nordovest e Sardegna la nuvolosità sarà in aumento per l'avanguardia di una nuova perturbazione, ma senza precipitazioni se non localizzate su Alpi occidentali e Liguria". Piogge sparse potranno invece ancora penalizzare le regioni meridionali, specie tra Sicilia, Calabria, Basilicata e Salento. "Per Capodanno attendiamo tempo estremamente variabile - conclude 3bmeteo.com - con nubi e ancora qualche pioggia al Sud, un po' di nuvolosità al Centro ma senza fenomeni.
Al Nord torneranno nubi e piogge sparse sulla Liguria, verso fine giornata anche su Pianura Padana e Toscana; bello prevalente su Alpi e Prealpi". Si conferma così una fase meteo molto dinamica, con venti atlantici prevalenti anche nei primi giorni di gennaio, quando transiteranno sull'Italia nuove perturbazioni con piogge in pianura e nevicate in montagna. Il clima non sarà particolarmente freddo. Anzi, temperature a tratti anche sopra le medie del periodo: il vero freddo è ancora lontano.