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Parroco rifiuta funerali a ospite casa riposo in chiesa convento

Incredibile, paradossale quanto succede a Scigliano, piccolo centro del casentino. Da un giorno la salma di un anziano ospite della casa di riposo “Maria Santissima Annunziata” è ferma all’interno della struttura perché il parroco si rifiuta di celebrare il funerale nella attigua chiesa del convento che ospita la casa per anziani. Motivo? Secondo il parroco  il vescovo avrebbe dato disposizioni di non utilizzare la chiesetta, ma alla base  ci potrebbero essere i contrasti con i titolari della struttura. Pare che il parroco non abbia gradito che nella chiesetta qualche mese fa un altro sacerdote abbia benedetto i Cavalieri Federiciani. Di fronte al diniego, pare non abbia sortito effetti neanche l’interessamento del vicario del vescovo,   l’amministratore unico della società che gestisce la casa di riposo, Attilio Alice, ha scritto al vescovo di Cosenza e al sindaco di  Scigliano rappresentando l’incresciosa situazione che si è venuta a determinare. “Viene negato il diritto alle sacre esequie ad una persona e viene creato un enorme disagio agli ospiti della struttura costretti ad assistere alle operazioni di sistemazione della salma che resta li creando in loro una ovvia angoscia oltre che difficoltà in caso di improvvisi ricoveri perché nell’ingresso principale. Di solito  le salme sono sempre state trasferite e sistemate nella chiesetta attigua. Perché ora no? La chiesa non è forse la casa del Signore e, quindi, accogliere tutti, non solo quelli graditi al parroco?". Il titolare della struttura sottolinea anche il fatto che il parroco non sia andato a celebrare messa per gli ospiti della casa di riposo in questo periodo di Natale. E conclude “ Alla luce di ciò,Vi preghiamo volere prendere le dovute decisioni altrimenti ci vedremo costretti ad interessare la stampa e le tv, e ad incomodare personalmente  il Santo Padre chiedendo udienza tramite la Fondazione ”Le Riparatrici del Sacro Cuore” creata da mia zia Beata Madre  Isabella de Rosis da Rossano Calabro”. Alle 17.00 di oggi la situazione era questa. 

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