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Sanità calabrese,
“visti” bloccati

La Regione blocca le procedure per il rilascio di tutte le autorizzazioni alla sanità privata, sia quelle per l'esercizio delle attività sia quelle relative alIa realizzazione di strutture. Con un recentissimo decreto del presidente della Giunta regionale nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro, è stata infatti sospesa l’efficacia di tutti i procedimenti autorizzativi ripristinando le disposizioni previgenti al decreto 29 del 7 marzo 2013, che aveva sbloccato le autorizzazioni a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato. Il nuovo stop imposto alle iniziative anche in itinere (alcune delle quali non solo già avviate ma addirittura inaugurate) dà esecuzione a due pareri vincolanti espressi dai Ministeri “affiancanti” della Salute e dell’Economia. La sospensione delle autorizzazioni «ivi inclusi i procedimenti in itinere», non è però a tempo illimitato. Resterà efficace, infatti, «fino all'avvenuta adozione del piano di riassetto della rete ospedaliera», adozione che dovrà intervenire entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sul Burc. Decorso questo termine, procedimenti in itinere saranno riavviati d'ufficio. Le alterne vicende che hanno portato a questo provvedimento e la sua ampia portata che include anche attività già avviate, lasciano presumere una enorme mole di contenzioso.

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