Resta alta l’attenzione sulla morte del sessantenne Aldo Tavola, il detenuto cetrarese morto presso l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Nei giorni scorsi, per l’ennesima volta, sulla misteriosa morte del detenuto è stata presentata una dura Interrogazione Parlamentare con richiesta di risposta scritta da parte del Senatore Luigi Manconi (Pd), Presidente della Commissione Straordinaria per la Tutela dei Diritti Umani. A sollecitare l’atto è stato l’ecologista radicale Emilio Quintieri che, da tempo, segue con attenzione questa vicenda. Manconi, ha chiesto numerose delucidazioni ai Ministri della Giustizia e della Salute Annamaria Cancellieri e Beatrice Lorenzin sulla morte del cetrarese che era ristretto per questioni di droga presso la Casa Circondariale di Castrovillari e per la quale sono stati rinviati a giudizio sei medici per omicidio colposo: “se e quali problemi di salute presentava il detenuto Aldo Tavola all’atto della visita obbligatoria di primo ingresso presso la Casa Circondariale di Paola e poi presso quella di Castrovillari ricavabili dal suo diario clinico; quali motivi abbiano determinato il trasferimento del detenuto dalla Casa Circondariale di Paola a quella di Castrovillari e da chi e per quali ragioni lo stesso fosse stato allocato in regime di isolamento, invece di essere assegnato in vita comune con gli altri detenuti; se, quando ed a quali Autorità si era rivolto il signor Tavola personalmente o, per lui, i suoi congiunti e difensori di fiducia, affinché gli venisse consentito di sottoporsi ad accertamenti e cure specialistiche presso una struttura sanitaria esterna e quali esiti abbiano avuto le relative istanze ; se e quale sia stata l’esatta dinamica del decesso. Il radicale Quintieri, nel frattempo, continua a puntare il dito sui Sanitari del Penitenziario e dell’Ospedale bruzio, ritenuti colpevoli di aver cagionato la morte del paziente-detenuto.
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