Non si voterà a Crotone per il rinnovo del Consiglio provinciale quando nella prossima primavera scadrà il mandato di Stano Zurlo; non si voterà a Vibo Valentia, dove la Provincia è commissariata da novembre 2012; e non si voterà a Catanzaro dove Wanda Ferro dal primo maggio scorso è commissario straordinario dell’Ente che, da presidente, aveva retto nei cinque anni precedenti. Non si voterà se nella Legge di Stabilità licenziata dalla Camera e all’esame del Senato resterà la norma che sancisce la fine delle assemblee elettive degli enti intermedi e blocca le elezioni negli enti in scadenza di consigliatura, con nomina di commissari in attesa del completamento della riforma; riforma contenuta nel ddl Delrio che trasforma le Province in assemblee di sindaci e fa nascere nove città metropolitane; più o meno quello che a fine 2012, nell’ambito della spending review, tentò di realizzare il governo Monti. Montecitorio, nella tarda serata, ha approvato con un’ampia maggioranza. La situazione calabrese è nota: la Provincia di Vibo è in regime commissariale dal novembre 2012; la Provincia di Catanzaro è commissariata da quando è naturalmente scaduta la consigliatura, otto mesi fa. La Provincia di Crotone è in scadenza nella prossima primavera (come Cosenza). Ovviamente si è aperta, sul tema, una vivace polemica, e l’Upi ha annunciato ricorsi.