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Accorinti: pronti a
“occupare” lo Stretto

 Divampa la protesta sull’imminente interruzione dei servizi di collegamento veloce nello Stretto. Il già esarcebato fronte di protesta per il quale il sindaco di Messina, Renato Accorinti, dice di essere disposto ad “occupare” lo Stretto e ad incatenarsi alla presidenza del Consiglio dei ministri è quello della continuità territoriale tra Sicilia e Calabria. Se non arrivano risposte immediate per la Metropolitana del mare, se non si chiarisce il ruolo delle Ferrovie e non si crea una “Regione dello Stretto”, allora le amministrazioni locali protesteranno in modo eclatante. Il 23 dicembre la giunta Accorinti si recherà a Villa: «È l’atto conseguente ai contatti che abbiamo con i sindaci e i commissari calabresi. Ci rendiamo conto dei problemi, essendo porzioni di territorio di due Regioni, ma tutto può essere risolto se vi è la volontà politica». Metromare rischia di naufragare per gli scandalosi ritardi nella gestione del nuovo appalto da bandire. Non sono più consentite proroghe e un popolo di pendolari, di studenti, di lavoratori dell’una e dell’altra sponda, di visitatori e di turisti, si sente defraudato del diritto sancito dalla Costituzione alla “continuità territoriale”. «Abbiamo già chiesto un ulteriore incontro a Roma – spiega il sindaco – e ci confronteremo con il ministro dei Trasporti ma anche con lo stesso premier Letta».

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