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Consuma Meridionale
vale 15 miliardi
manifesto ASSUD

Ogni anno per consumi alimentari, abbigliamento, calzature,  beni e servizi pubblici tra cui sanità, trasporti, istruzione, ma anche non pubblici come elettrodomestici, componentistica, arredi e quant’altro,  da Sicilia Calabria Campania Puglia e Basilicata partono verso il nord ben 15 miliardi di euro, una manovra finanziaria! Se questi soldi restassero al sud, acquistando prodotti meridionali, merci e servizi di aziende meridionali,  si potrebbe attuare quella rivoluzione pacifica auspicata dall’Associazione Assud, presieduta da Andrea Guccione, che ha lanciato il Manifesto “Consuma Meridionale” presentato nei giorni scorsi Roma, madrina Elisabetta Gregoraci. Nel volume non la solita retorica meridionalista, ma una approfondita analisi socioeconomica con dati inconfutabili. Analizzando le varie voci di spesa delle famiglie, su dati Istat emerge che il sud mantiene con i consumi le aziende del nord con ben 15 miliardi, più altri 36 per i consumi generici nella pubblica amministrazione, onlus e grandi imprese. Se i cittadini meridionali, come sottolinea Andrea Guccione, cominciassero a stare attenti, ad acquistare, a parità di prezzo e qualità, merci e servizi made in sud, l’economia del Mezzogiorno, particolarmente fiaccata dalla crisi, potrebbe riprendersi. Aziende più forti e più. Nel libro si analizza anche la questione istruzione, la problematica della generazione ‘L’, quella dei tanti laureati costretti alla precarietà o all’emigrazione, ma anche le tante imprese che hanno successo all’estero.  Un sud ‘glocal’ che si muove tra identità locale e globalizzazione, ancora forse di nicchia, ma che con la consapevolezza di tutti può portare all’emancipazione, all’autonomia sociale ed economica di questi territori devastati da politiche marginalizzanti e dalla crisi attuale. 

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