Nelle campagne sibarite sono stati interrati scarti di ferriti di zinco e residui di produzione. Come è stato possibile? È quello che tutti i calabresi si chiedono ora che un’altra inchiesta della procura di Castrovillari sta facendo luce su questo silenzioso scempio. Tre i siti a rischio scoperti nel Cassanese, in tempi diversi, dalla Guardia di finanza, uno invece a Cerchiara, piccolo centro distante una decina di chilometri. Nelle zone interessate dallo stoccaggio selvaggio dei rifiuti s’è registrato in questi anni un pericoloso aumento di patologie oncologiche. È per questo che il sindaco di Cassano, Gianni Papasso, ha richiesto all’Istituto Superiore di Sanità e al Ministero dell’Ambiente, l’avvio di uno studio epidemiologico finalizzato alla protezione della salute della popolazione. «Occorre accertare con metodo scientifico – afferma il primo cittadino –le cause che stanno determinando l’incremento di patologie oncologiche localizzate in particolare sull’apparato respiratorio, digerente, genitourinario ed ematico, nonché di malattie asmatiche, di malformazione congenita di origine perinatale. È necessario stabilire l’eventuale nesso di causalità sussistente tra le patologie e la particolare categoria di rifiuti pericolosi “ferriti di zinco”, per anni illecitamente gestiti ed interrati nel territorio del mio comune ».
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