Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Morte Lucia Roma
Niente risarcimento

Aveva il 90% delle probabilità, Lucia Roma, di sopravvivere, a quantificarle sono stati i consulenti del tribunale di Rossano. E' quanto scrivono i giudici nelle motivazioni della sentenza che ha portato alla condanna di una pediatra nel luglio scorso. Il medico  in servizio nell'ospedale di Corigliano Calabro, il 20 gennaio del 2007  fu chiamata al capezzale di una bambina che visse lo spazio di una fredda notte d'inverno. “Tardivamente"  – si ripete più volte nelle ventisei pagine che motivano la decisione del tribunale. Tardivamente sarebbe arrivata la diagnosi e la decisione di trasferire la piccola all'Annunziata di Cosenza. La pediatra è stata condannata a sei mesi di reclusione  e al risarcimento  in solido con l'azienda sanitaria provinciale del danno ai genitori. Tenuto conto- evidenzia il dispositivo-  della drammaticità della vicenda, del danno morale subito dalla madre e dal padre privati della primogenita” Nelle carte  a Giorgio Roma e Annamaria Meringolo  è riconosciuta una "provvisionale immediata esecutiva.” Un risarcimento danni che a quasi sei mesi dalla sentenza resta lettera morta. Lucia è ormai un angelo,volato in cielo sei anni fa.  Ha dovuto attendere 2190 giorni per avere giustizia. Di lei restano poche foto, quelle scattate da un neo papà emozionato. Resta il vuoto. I genitori di Lucia sono stati seguiti dai legali Vincenzo Belvedere, Antonella Falvo, Susanna Cerere e Sergio Musacchio.  Una storia triste che sembrava chiusa, invece non è così. L'indennizzo non arriva, ai genitori spetta di diritto, di fatto però nessuno paga. Così si prospetta un'azione civile, nuova battaglia legale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia