La Calabria registra, nel primo semestre del 2013, un calo di transazioni di unità immobiliari normalizzate (Ntn), su base regionale, pari al 25,9%. A rilevarlo è l'Agenzia delle Entrate che ha pubblicato le note territoriali riferite al primo semestre 2013.
In termini di volumi di compravendita la regione rileva perdite tendenziali più marcate rispetto al dato nazionale, -15,6% rispetto al -11,9%, anche se resta in linea con la tendenza al rallentamento di flessione. I capoluoghi, che registrano perdite quasi triple in termini percentuali rispetto alla performance nazionale (-25,9% vs 8,9%), orientano il calo del mercato regionale.
I centri non capoluogo, invece, contengono le perdite, rispetto al più deciso calo nazionale (-11,8% contro -13,3%). La provincia di Crotone registra le minori perdite tendenziali con un -8,3%, rispetto, naturalmente al primo semestre del 2012, ed è la meno colpita dalla crisi del mercato immobiliare in questo semestre. A pesare sulla débacle dei capoluoghi anche la rilevante diminuzione, eccezion fatta per Reggio Calabria, della dismissione immobiliare degli enti locali.
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