Una porta in cemento, fregiata dai pugni di Lea Garofalo, la donna uccisa perché ha avuto il coraggio di denunciare l'ex compagno 'ndranghetista, e di diventare testimone di giustizia.
E' questa l'opera a lei dedicata dalla città di Monza nel cimitero del quartiere San Fruttuoso, inaugurata oggi alla presenza delle autorità cittadine. In quel quartiere furono ritrovati i resti carbonizzati della donna, torturata ed uccisa nel 2009. L'opera è intitolata 'Le porte del dolore'.
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