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Dramma ferriti di zinco
tra terrore e silenzio

  Il silenzio assordante che avvolge il dramma ferriti di zinco diventa imbarazzante. Una settimana dopo l’esplosione del caso solo la segreteria cittadina di Rifondazione comunista ha il coraggio di guardare in faccia un problema enorme, che non merita questo trattamento. Così come non lo merita la gente di Sibari, Cassano e del resto del comprensorio. «All’appello mancano ancora altre 80.000 tonnellate di veleni», ha denunciato il segretario cittadino del Prc, Alessio Agostini. La magistratura inquirente sta facendo la sua parte, assieme alla guardia di finanza, ma non basta la morsa investigativa. Serve anche e soprattutto l’iniziativa politica. A esempio che decida come intervenire per evitare che i veleni interrati nel cuore agricolo della Sibaritide, a due passi da case, terreni coltivati, importanti vie di collegamento e molto altro, possano continuare a provocare danni oltre a quelli che, forse, hanno già provocato.

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