Mentre è iniziata la conta dei danni per il nubifragio di ieri, la Protezione Civile regionale ha diramato un’allerta meteo per le prossime 36 ore sullo Jonio cosentino. Sono previste – si legge nel messaggio – precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, che potranno dare luogo anche a fenomeni di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento . Intanto il sindaco di Rossano, uno dei comuni più colpiti, ha emesso una ordinanza di chiusura delle scuole di Nubrica e Frasso. Diverse le abitazioni, le strutture ed i terreni, inondati dalle abbondanti precipitazioni sia nel centro urbano che nelle periferie. Gravi smottamenti hanno creato disagi sulle strade comunali urbane ed interpoderali, nelle aree a monte, mentre a valle numerosi allagamenti di terreni agricoli hanno provocato ingenti danni alle colture. Il sindaco ha annunciato che chiederà il riconoscimento dello stato di calamità. Ma non solo il sindaco ha assicurato pugno di ferro anche con i privati che con l’incuria hanno accentuato i danni. “Nelle prossime ore – ha detto – non appena trascorso l’allarme maltempo, chiederò agli uffici comunali competenti di avviare ogni opportuna verifica su tutti i fossi di scolo per accertarne la loro regolare funzione. Non esiterò un attimo ad emettere, ordinanze di immediato ripristino dei luoghi dirette ai privati che si sono resi responsabili di veri e propri scempi ambientali. È impensabile che si sovvertano le regole della natura mettendo a repentaglio la vita dei cittadini”. E sia a Rossano che a Corigliano i vigili del fuoco anche oggi hanno effettuato oltre 60 interventi. Portate in salvo una ventina di persone che, a bordo di diverse autovetture, erano rimaste bloccate nei sottopassi invasi dall'acqua. Le squadre dei vigili del fuoco, con delle potenti pompe idrovore, hanno prosciugato diverse abitazioni, esercizi commerciali e locali privati dalle acque piovane.
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