
Dopo l’istanza a carico di Rosanna Squillacioti, la Procura di Catanzaro ha chiesto l’interdizione dai pubblici uffici anche per Antonino Orlando, ex direttore generale del dipartimento Salute della Regione Calabria. L’istanza passa adesso al vaglio del giudice per le indagini preliminari, che sentirà entrambi a gennaio prima di esprimersi. L’inchiesta riguarda la presunta incompatibilità della manager con l’incarico di dg dell’Azienda provinciale reggina. Per Squillacioti (difesa dall’avvocato Nunzio Raimondi) gli inquirenti ipotizzano il reato di truffa, per Orlando (assistito dall'avvocato Mario Cilurzo) i reati di truffa e abuso d’ufficio. Secondo i due magistrati la manager avrebbe taciuto, all’atto del suo reintegro nelle funzioni di direttore generale dell’Asp, la risoluzione anticipata del precedente rapporto di lavoro con la Regione occorsa beneficiando della legge sull’esodo volontario agevolato, che comportava il divieto assoluto di instaurare rapporti professionali a qualunque titolo con la Regione e con tutti gli enti da essa dipendenti. Quanto a Orlando, avrebbe invece «omesso di inviare alla Giunta regionale la delibera di sospensione dall’incarico di dg della Squillacioti».
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