Un fiocco rosa per la bimba, uno nero per la madre, è accaduto nell'ospedale di Castrovillari, dove stamattina una donna di 32 anni è morta dopo un parto cesareo. La piccola è stata salvata e si trova ora ricoverata all'Annunziata di Cosenza. Le sue condizioni di salute sono definite critiche. La Procura della Repubblica della città del Pollino ha aperto un'inchiesta ed il pubblico ministero di turno, Maria Sofia Cozza, ha disposto il sequestro della salma e l'esame autoptico. La direzione medica del presidio ospedaliero di Castrovillari ha avviato un'indagine interna. “Ad una prima valutazione – fa sapere in una nota la stessa direzione sanitaria le cause sembrano da ricercare in alcune condizioni predisponenti e nel sopraggiungere di un'embolia polmonare, che probabilmente causava il distacco di placenta riscontrato dai ginecologi nel corso dell'intervento. La donna, al nono mese di gravidanza “è giunta in pronto soccorso- aggiunge la nota dell'ospedale- in una condizione comatosa, è stata trasferita subito in sala operatoria e operata immediatamente. La bambina è risultata in evidente stato di asfissia ed è stata trasferita all'istante a Cosenza. La madre, dopo l'intervento, è stata presa in carico dall'equipe di rianimatori di Castrovillari i quali hanno diagnosticato l'embolia polmonare. Le condizioni della donna sono precipitate. Fuori i familiari angosciati ed informati minuto per minuto fino al triste epilogo. La morte per parto è codificata come evento sentinella dal ministero della sanità e la direzione ha ritenuto opportuno aprire un'indagine interna, malgrado- si conclude -non vi sia a tutt'oggi alcun elemento che faccia sospettare responsabilità nella conduzione del caso, poiché sono stati rispettati protocolli e procedure.” Intanto i carabinieri hanno acquisito la cartella clinica. Resta il silenzio del dolore calato all'improvviso in un giorno di festa. Resta il vagito della piccola che non conoscerà le braccia di sua madre