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I dubbi della famiglia
ritardi nei soccorsi

Ad accentuare il dolore della famiglia Brusca di Acquappesa che ha perso due figlie di 27 e 24 anni, Erika e Maria in un tragico incidente stradale anche il dubbio che i ritardi nei soccorsi possano aver contribuito al decesso di Maria, ricordiamo è morta dopo sei giorni di coma all’ospedale di Cosenza. La zia Assunta Brusca esprime tutte le perplessità della famiglia:” Erika purtroppo è morta sul colpo, ma Maria no! La ragazza nonostante le gravi condizioni, quando è stata tirata fuori dalle lamiere dai soccorritori è stata portata in una ambulanza neanche attrezzata dapprima all’ospedale di Cetraro, ma qui la Tac era imballata e dovevano saperlo, poi all’ospedale di Paola dove non c’è rianimazione, solo alla fine si sono decisi a portarla all’Annunziata di Cosenza. Nel frattempo sono passate 5 lunghe, interminabili ore. Chi ci assicura che non siano stati fatali”. Insomma, un tarlo che consuma i genitori, già provati da una tragedia immane, la perdita di due giovani figlie  per un incidente assurdo. Un tamponamento da parte di un pregiudicato della zona che probabilmente stava sfuggendo ad un controllo delle forze dell’ordine e che non si è neanche fermato a prestare soccorso. Ora l’uomo è in carcere.  

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