Il 14 novembre le splendide sale del Palazzo del Quirinale, residenza del Presidente della Repubblica italiana, costituiranno la cornice di un evento storico di notevole spessore politico, culturale e religioso: il Santo Padre Papa Francesco, effettuerà, infatti, la sua prima visita ufficiale a Giorgio Napolitano. In questa occasione sarà esposto il Codex Purpureus Rossanensis, (codice purpureo di Rossano) per la prima volta visibile al pubblico dopo il recente lavoro di restyling realizzato dall'ICRCPAL di Roma. L'antico Evangeliario, presumibilmente risalente al IV-VI secolo, che deve il nome al color porpora delle sue pagine miniate redatte in oro e argento, è strettamente legato alla storia della città di Rossano, di cui rappresenta il simbolo più eloquente del glorioso periodo bizantino. Monsignor Marcianò, da sempre attento alla valorizzazione del ricco patrimonio storico-artistico presente nell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, si congeda da Rossano, per il nuovo incarico di Ordinario Militare d’Italia, lasciando un ultimo dono di valore inestimabile, quale si profila il riconoscimento del Codex da parte della commissione internazionale dell’ UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, candidatura sostenuta, tra gli altri, da Sua Eminenza il Cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, dal Ministro per i Beni Culturali e Turismo Massimo Bray, dal Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino, dall'Ambasciatore italiano presso la sede UNESCO di Roma Lucio Alberto Savoia, dall'Osservatore per la Santa Sede presso la sede centrale UNESCO di Parigi S. E. Mons. Francesco Follo e dalla dott.ssa Vincenzina Lo Monaco, nuovo Ambasciatore italiano presso la sede centrale UNESCO di Parigi.
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