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Il mistero del
barista sparito

  Il barista scomparso da 26 giorni. Davide Cozza, 46 anni, dal tre ottobre scorso, non è più rientrato a casa, a Cellara. I familiari ne hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri della compagnia di Rogliano. Il telefono cellulare, da quella sera, non ha più dato segni di vita e l’uomo non ha tentato, nelle settimane seguenti, di contattare i congiunti. Dov’è finito? Le ricerche condotte su larga scala dalle forze dell’ordine sono rimaste senza esito: è come se fosse svanito nel nulla. Cozza ha una fedina penale immacolata, non frequenta ambienti a rischio, conduce una vita tranquilla. Non avrebbe avuto alcun motivo di sparire e farsi dimenticare. La pista di un possibile allontanamento volontario non convince i fratelli che lo conoscono bene e sanno quanto desideri mantenersi sempre in contatto con loro. Il suo improvviso silenzio appare sinistro, quasi funesto. Pure il procuratore capo di Cosenza, Dario Granieri, s’è convinto che in questa storia qualcosa non torni ed ha affidato il caso al pm Paola Izzo. L’ipotesi della fuga, con il trascorrere dei giorni, ha perso consistenza e il magistrato inquirente starebbe cominciando a considerare altri possibili scenari. Nessuno può infatti andare a vivere da un’altra parte senza soldi, né documenti. Ora s’indaga per omicidio.

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