Ha abusato per anni della figlia ora dodicenne della sua convivente polacca: un italiano, L.G., di 51 anni, con precedenti di polizia, è stato fermato dai carabinieri in un comune del cosentino,come grave indiziato di delitto per violenza sessuale.
Le indagini che hanno portato all'arresto dell'uomo, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Giovanni Calamita, sono state avviate a seguito di una confidenza fatta dalla piccola vittima ad alcune amiche che, a loro volta, ne hanno parlato con i genitori i quali hanno subito informato i carabinieri. Grazie all'intervento di psicologi si è ricostruito per intero il dramma.
L'adolescente, secondo quanto emerso grazie ad una serie di colloqui con gli psicologi, era costretta a subire atti di violenza sessuale dal patrigno sin da quando aveva otto anni. La piccola, ormai sottomessa alle volontà del patrigno, sempre secondo quanto emerso, sovente veniva colta da crisi di pianto, cui riusciva a far fronte solo ricorrendo all'uso di una penna e di un foglio, su cui raccontava con parole e figure il proprio dramma, protrattosi per anni. Sui fogli acquisiti dagli investigatori, sarebbero riportati, in maniera puntuale, tutti i soprusi e le violenze sessuali patite.
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