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La Corte dei Conti
boccia la Regione

In alcuni casi «manca del tutto», in altri la relazione tecnico-finanziaria «è inadeguata sul terreno tecnico-contabile della quantificazione degli oneri»: con questi passaggi, contenuti nella relazione presentata, ieri la sezione controllo della Corte dei Conti boccia il Consiglio regionale per la scarsa attenzione sulla copertura finanziaria dei provvedimenti. Questioni di non poco conto, se è vero «che – ricorda la relazione – la giurisprudenza della Corte costituzionale ha ormai da lungo tempo riaffermato, e progressivamente reso più stringenti, i vincoli costituzionali di copertura delle leggi di spesa».  
La dettagliata relazione è stata illustrata nel corso di un’udienza pubblica presieduta dal magistrato Umberto Ginestra. Per la Regione erano presenti  il vice presidente del Consiglio  Alessandro Nicolò, il presidente della commissione Vigilanza e Controllo Aurelio Chizzoniti e il presidente della commissione Bilancio Candeloro Imbalzano. Sotto la lente d’ingrandimento sono finite 14 leggi. E sono “piovuti” rilievi, fra l’ altro, sulla legge “salva-precari” della sanità, sulla legge che formalizza il passaggio delle competenze alla Regione in tema di rifiuti e sulla creazione dell’azienda Calabria Verde, alla quale dovrebbe transitare il personale dell’Afor e delle Comunità montane.

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