Il comune di Scalea parte civile nel processo, scaturito dall'operazione Plinius, al via il prossimo il 12 dicembre. E' quanto deliberato dal commissario prefettizio Massimo Mariani. " Il Comune di Scalea, precisa il commissario Mariani nell'atto della Giunta, risulta parte offesa nel procedimento penale a carico di 37 persone tra le quali anche alcuni amministratori e dipendenti del Comune stesso. L'operazione del 12 luglio scorso, che molti cittadini di Scalea hanno bene impressa nella memoria, per il gran numero di mezzi e uomini impiegati nelle strade della cittadina, ha avuto al centro dell'attenzione proprio la Casa comunale di via Plinio il Vecchio dove, secondo l'accusa si programmava favorendo, fra l'altro, l'interesse delle cosche dei Valente e degli Stummo." Il commissario nella nota ricorda il decreto che dispone il giudizio immediato: " l comune di Scalea, ente esponenziale della Comunità locale – si legge – è stato pesantemente coinvolto nell'operazione di Polizia giudiziaria, denominata Plinius; i reati contestati hanno avuto larga eco sulla stampa locale e nazionale e sugli altri mezzi di informazione con ripercussioni negative per l'intera comunità. I fatti oggetto del procedimento penale – si legge ancora – hanno determinato anche grave allarme sociale danneggiando l'immagine di Scalea, fatto tanto più rilevante se si considera la vocazione turistica del territorio e le connesse attività economiche." " Doveroso – conclude – per il rispetto del principio della legalità e della tutela dell'interesse pubblico, che questa amministrazione si costituisca parte civile, per richiedere la punizione di coloro che, a prescindere dal ruolo rivestito, siano ritenuti colpevoli dei reati ascritti e il risarcimento di tutti i danni che sono derivati alla collettività»