Il porto di Gioia Tauro (nella foto) torna al centro di una vertenza che riprende vigore alla luce degli ultimi dati. Secondo il sindacato Sul «l’ulteriore calo di movimentazione container registrato nel mese di settembre e in queste prime settimane di ottobre, che sembra consolidarsi anche in futuro, disegna scenari difficilmente gestibili se non ci si attiva immediatamente per invertire tale tendenza». È una crisi senza fine quella che sta investendo lo scalo di Gioia Tauro. Le tante promesse che periodicamente vengono rinnovate si sono rivelate infondate. Il collegamento ferroviario, lo sviluppo della logistica nell’area del retroporto, l’abbattimento delle tasse di ancoraggio: tutti scenari immaginati sulla carta e sistematicamente smentiti da un immobilismo decennale. Il Sul, però, avverte: «Senza una svolta scatteranno i licenziamenti di 380 lavoratori, come previsto dal piano di Medcenter».
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