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Uccise compagna
slitta sentenza
per Ivan Forte

Ivan Forte

"Un nuovo errore, una schifezza: se non arrivano a un sentenza a breve mi faccio giustizia da sola". Una frase dettata dalla rabbia e dalla delusione quella di Rosella Carlini, madre di Tiziana Olivieri, uccisa a 40 anni a Rubiera (Reggio Emilia) dal suo compagno Ivan Forte, il 29enne di Castrovillari (Cosenza), reo confesso. Oggi al tribunale di Reggio era attesa la sentenza, ma per una questione tecnica, il processo è stato rinviato al 4 novembre. Un processo partito male, con un errore dovuto a una carta che si era 'infrattata': per decorrenza dei termini l'imputato, sei mesi fa, era stato quindi scarcerato, facendo infuriare la famiglia. Questa volta la questione è meno rilevante, ma ha causato uno slittamento della sentenza. Il pubblico ministero Valentina Salvi, nel preparare la requisitoria, si è accorta che dal fascicolo del procedimento mancavano i tabulati telefonici di tre utenze dell'imputato e di due della vittima. Nel fascicolo era regolarmente presente il decreto di acquisizione, firmato tre giorni dopo il delitto, ma mancava materialmente il documento. Visto che il registro delle telefonate ha assunto importanza per valutare le testimonianze rese nell'udienza scorsa dalla madre della vittima e dall'imputato, il pm ha chiesto che venisse acquisito. L'avvocato difensore, Fabio Lombardi, ha chiesto un rinvio per poter valutare i tabulati. Il giudice del tribunale di Reggio Emilia Angela Baraldi ha fissato una nuova udienza al 4 novembre, per la discussione e la sentenza. "Non c'è stato nessuno errore - ha detto l'avvocato Lombardi - solo un problema tecnico in cui è facile imbattersi per chi fa il nostro mestiere". Non è dello stesso parere l'avvocato di parte civile Barbara Tassi: "E' stato un errore della procura. Anche se certamente è meglio pure per noi che sia fatta piena chiarezza sulle telefonate effettuate quel giorno". Il procuratore capo Giorgio Grandinetti ha precisato: "Prendo atto di questo disguido non ascrivibile all'ufficio della procura della Repubblica e che in ogni caso è stato rimediato in tempo utile". (ANSA)

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