Mentre Acquappesa, piccolo centro del tirreno cosentino è ancora sotto shock e piange la giovane Erika Brusca, 26 anni e una vita spezzata ieri sera in un tragico incidente stradale, i carabinieri della compagnia di Paola hanno fermato l'uomo che avrebbe causato il sinistro. Si tratta di Carlo Musacchio, 40 anni. E' stato rintracciato dai militari nella propria abitazione. Deve rispondere di omesso soccorso, ma per lui i capi di imputazione potrebbero essere ancora più pesanti. L'uomo, proprietario della Fiat Uno che avrebbe investito la seicento su cui viaggiavano Erika e la sorella Maria, quest'ultima è ricoverata con diverse fratture, dopo il sinistro aveva lasciato l'auto e si era dileguato nel buio. E' bastato poco ai militari per risalire alla sua identità dalla targa dell'auto, ma anche dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Probabilmente l'uomo ha centrato l'auto delle sorelle in un tentativo di sorpasso. Pochi, tragici, sciagurati attimi costati la vita alla giovane Erika, ragazza solare, splendida, piena di vita. Si era appena laureata in Scienze dell'Alimentazione e si apprestava ad intraprendere la professione che amava, la nutrizionista. I suoi sogni si sono infranti su quel maledetto incrocio. Disperati i genitori che si erano recati sul posto cosi come altri residenti della zona dopo aver saputo dell'incidente, ma di certo non immaginavano di trovare l'auto delle figlie ed Erika senza vita.
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