La Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha accertato «irregolarità e criticità sintomatiche di inefficienze nella gestione finanziaria» della Regione Calabria. I rilievi emergono dalla relazione stilata dal magistrato della Sezione, Natale Longo, sul bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 2013. A fronte di un esercizio 2012 chiuso con un saldo negativo di quasi 300 milioni di euro, la Corte dei Conti invita alla prudenza e lo fa a partire dai costruendi nuovi ospedali mettendo in guardia la Regione dal ricorso al project financing che graverebbe per il 30% sul privato e per il 70% su Stato e Regione. Negativo l’andamento della finanza derivata, con un saldo dal segno meno pari a 13 milioni di euro. Quanto ai residui attivi, quelli remoti ammontano a quasi due miliardi di euro. In materia di sanità, emergono ritardi nell’attuazione del Piano di rientro, mentre nella galassia delle società partecipate (26 a cui vanno aggiunte le 43 “indirettamente” partecipate) si registrano forti perdite «in enti che sin dalla data di costituzione non hanno mai concretamente operato o con valore di produzione pari a zero».
Sorical è molto indebitata ma vanta anche crediti notevoli. È urgente che la Regione si doti del Collegio dei revisori dei conti