Le condanne inflitte in primo grado devono essere ribadite. Chiudendo la propria requisitoria al processo di appello incardinato sui fatti dell’operazione “Minotauro”, relativamente al filone col rito abbreviato, il procuratore generale Elena Daloiso ha chiesto la conferma dei circa 4 secoli di carcere che erano stati irrogati dal gup, Roberto Trevisan, all’inizio del mese di ottobre dello scorso anno. Non solo. L’accusa ha anche chiesto la riforma delle sentenze di assoluzione. Il processo in corso davanti al Tribunale di Torino vede alla sbarra 62 imputati, a vario titolo accusati di aver fatto parte di un’imponente organizzazione, con centinaia di affiliati e diramazioni in diverse regioni italiane, dedita alla commissione di vari reati, tra cui traffico di droga, gioco d’azzardo, estorsioni, con interessi estesi anche al livello politico e quindi agli appalti. Secondo gli inquirenti, ogni “locale” individuato nell’hinterland torinese avrebbe avuto u
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