Nove persone deferite all’autorità giudiziaria, tre sequestri di superfici boscate e oltre 400mila euro di verbali amministrativi. E’ il risultato di particolari controlli effettuati sull’utilizzazione del patrimonio boschivo nei Comuni dell’Alto Ionio Cosentino ad opera del Comando Stazione del Corpo Forestale di Trebisacce, dipendente dal Comando Provinciale di Cosenza. In particolare i controlli hanno interessato vaste superfici di bosco di Pino d’Aleppo nei Comuni di Oriolo (cs) e Albidona (cs), ricadenti nella Zona di Protezione Speciale “Alto Ionio Cosentino” e nel Sito d’Interesse Comunitario “Fiumara Avena”. Le pinete di Pino d’Aleppo costituiscono habitat protetto e gli interventi di utilizzazione boschiva devono essere condotti secondo criteri di sostenibilità ambientale e non devono pregiudicare le finalità istitutive dei siti protetti stessi. A seguito di numerosi controlli effettuati a ditte boschive si è provveduto alla denuncia delle nove persone tra titolari delle ditte boschive esecutrici dei tagli, direttori delle operazioni di taglio e proprietari compiacenti. Varie le ipotesi di reato a loro carico: da violazioni alla normativa urbanistico edilizia in relazione all’apertura di piste e strade per velocizzare e agevolare le operazioni di esbosco del legname, al deturpamento e danneggiamento aggravato delle superfici boscate, al significativo deterioramento degli habitat protetti. Sono stati operati 3 sequestri, in 2 casi i provvedimenti hanno interessato interi boschi per una superficie complessiva pari a 24 ettari circa. Il materiale ritratto dal taglio di questi boschi, dopo triturazione effettuata sul posto con macchine cippatrici, viene conferito alle vicine centrali a biomasse. Questo è sicuramente uno dei motivi che induce ad operare in modo da ricavare il maggior quantitativo possibile di materiale legnoso, incuranti del rispetto per le norme selvicolturali che regolano i tagli boschivi, su cui continuerà a vigilare il personale del CFS.
Caricamento commenti
Commenta la notizia