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Il deputato Magorno
al premier Letta:
governo parte civile

Il deputato cosentino del Pd Ernesto Magorno ha scritto al Presidente del Consiglio Enrico Letta, che il governo italiano si costituisca parte civile nel processo Condor che inizierà a Roma il prossimo 10 ottobre e che riguarderà alcune vittime italiane delle dittature sudamericane nel cosiddetto “Plan Condor”, il criminale programma politico contro ogni forma di opposizione (politica sindacale, studentesca, religiosa, umana) che, negli anni ’70 e fino ai primi anni ’80, permise lo scambio di dati e prigionieri tra le dittature del Cono Sud. Furono migliaia le persone, anche di nazionalità italiana, che nel corso dell’operazione sistematicamente scomparvero nel nulla, vennero segretamente rapite, incarcerate, torturate e assassinate dalle forze armate e dai servizi segreti di Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Bolivia e Brasile. “Si tratta di un evento storico nella lotta contro l'impunità per crimini commessi da governi militari e autoritari sudamericani che segue i due processi già tenutisi nel nostro Paese (“Suarez Mason” e processo "Esma") e gli altri avviati nei diversi Paesi europei. Io stesso – scrive Magorno - ho avuto modo di partecipare come avvocato di parte civile nel processo "Esma" contro sei militari argentini accusati del sequestro e dell’uccisione di tre cittadini italo-argentini, nel periodo della dittatura. E proprio, in questa occasione, attraverso le cruente storie delle vittime, ho toccato con mano il totale disprezzo della vita umana, la cieca ferocia e l'assurda efferatezza che porta con sé ogni dittatura e regime totalitario. L’Italia ma anche la società civile e politica dei Paesi interessati seguono con attenzione l’inizio di questo nuovo processo cogliendo in esso un’importante opportunità per rendere giustizia ai sopravvissuti o ai parenti delle vittime dell'Operazione “Condor”, per fare luce sui tanti aspetti ancora oscuri di quei tragici avvenimenti, accertandone definitivamente verità e responsabilità . Pertanto, così come fatto dai precedenti governi italiani sia in occasione del processo "Esma" che del processo “Suarez Mason”, appellandomi alla Sua sensibilità e al Suo alto senso di solidarietà internazionale, Le chiedo – prosegue la missiva del deputato cosentino -  che lo Stato Italiano, anche nel processo “Condor”, si costituisca parte civile contro gli imputati, militari e civili, accusati di omicidio, arresto e tortura di cittadini italiani innocenti. È dovere civico e obbligo morale di una nazione democratica garantire che siano tutelati il diritto inalienabile alla libertà, al rispetto della dignità e del valore della persona umana e che ogni sopruso non resti impunito “.

 

 

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