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A Cosenza la poetessa
siriana Maram al Masri

Doppio appuntamento ieri a Cosenza, nell’ambito del Progetto promosso dall’Assessorato Provinciale alla Cultura “Incontri…Suoni e colori dal mondo”, in collaborazione con l’Associazione Art Alt, che ha visto ospite la poetessa siriana Maram al Masri, di mattina nel Salone degli Specchi in un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Scorza, del Liceo Tecnologico Pezzullo, del Liceo Classico Europeo B. Telesio, di Cosenza, e del Liceo Classico Gioacchino da Fiore di Rende. Nel pomeriggio, invece, la poetessa ha presentato il suo libro “Anime scalze” nei locali del Museo Provinciale Arti e Mestieri, cui è seguito un reading letterario assieme a Francesca Marchese.
Molto partecipati entrambi gli incontri, coordinati dal critico Gianfranco Labrosciano, con gli interventi, in mattinata, del Caposervizio de “La Gazzetta del Sud” Arcangelo Badolati e di Valentina Fedele dell’Unical: tutti si sono soffermati sui terribili venti di guerra che investono la Siria, mietendo vittime innocenti, sopratutto bambini, e opprimendo spietatamente con la dittatura di Assad un intero popolo inerme. Interprete d’eccezione l’ambasciatrice culturale della Tunisia Saloua Jabeur. La poetessa ha parlato in modo accorato della terribile situazione del suo Paese, dal quale è lontana da 30 anni perché adesso vive a Parigi, ed ha bollato il regime dittatoriale che ha sfinito la popolazione e continua a seminare morte e violenza. “E’ come un malato non curato -ha detto tra l’altro la poetessa- la cui piaga è diventata infetta, è come se avesse perso le difese immunitarie e non riesca più a riprendersi, vessato dalla follia cieca di chi lo governa sotto dittatura, spargendo un mare di sangue”. Molte le domande poste dagli studenti che hanno ricevuto puntuali risposte, intrise dall’amarezza e dall’impotenza per quanto accade in Siria.
“Oggi abbiamo scritto una pagina culturale importante -ha detto a proposito dell’evento l’Assessore Provinciale alla Cultura Maria Francesca Corigliano- che ha incluso poesia, storia e notazioni politiche che ci inducono a riflettere su diversi fronti. Ci sono nazioni che vivono conflitti e sofferenze immani, come la Siria e altre zone del Mediterraneo, ad esse bisogna guardare con rispetto perché si battono per affermare la dignità dell’uomo e la libertà, laddove queste vengono barbaramente calpestate dalla violenza, dall’ignoranza e dall’indiscriminata tirannide. Il Progetto che parte oggi e che vede la presenza gradita della poetessa siriana Maram al Masri, paladina attraverso le poesie dei diritti del suo popolo oppresso e martoriato e dei diritti delle donne in generale ci pone la finalità di contrastare la perdita di coscienza etica e di valorizzare la pratica del’accoglienza verso coloro i quali vengono in Italia carichi di speranza e trovano, in molti casi, mortificazione ed emarginazione. Il mondo arabo è una galassia controversa con una cultura diversa dalla nostra e attraversato da perenni conflitti, perché si ricreino equilibri nel Mediterraneo e si scongiurino ulteriori guerre, si deve operare ampliando gli orizzonti dando solidarietà e sostegno e, soprattutto, approfondendo la conoscenza del mondo musulmano e rispettandone le prerogative culturali e religiose”.

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