Si riaccendono i fari sulle spese dei gruppi del Consiglio regionale: un ricorso è stato proposto al Tar della Calabria dall’avv. Alfredo Gualtieri del Foro di Catanzaro per conto di quasi tutti i gruppi consiliari contro la Sezione Controllo della Corte dei Conti. I gruppi contestano una delibera della Sezione che chiedeva conto nel dettaglio delle spese da loro sostenute nel 2012. «Qualsivoglia procedimento di controllo - aveva sostenuto la Sezione - dovrebbe poter verificare, attraverso l’esame di rendiconti e della documentazione a corredo, che i fondi assegnati dal consiglio regionale ai gruppi consiliari siano stati effettivamente destinati all'assolvimento delle loro funzioni». Al di là dei contenuti del contenzioso, l’iniziativa appare sintomatica di una certa insofferenza della politica nei confronti dei processi di controllo. Singolari, in questo senso, le analogie con le vicende nazionali là dove si consideri che nel ricorso proposto dai gruppi si contesta l’applicazione “retroattiva”delle nuove norme sulla trasparenza dell’utilizzo dei fondi destinati alla politica. Spunta, nei fatti, quella rivendicazione della “non retroattività” delle leggi su cui si sta avvitando con esiti imprevedibili lo scontro politico su Berlusconi a proposito della retroattività della Legge Severino.