Il sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso, ha presentato alla Procura della Repubblica di Castrovillari, alla Tenenza dei Carabinieri di Cassano, al Gruppo Guardia di Finanza di Sibari, alla Polizia Provinciale e al Dipartimento Difesa del Suolo e Protezione Civile Provinciale un esposto contro ignoti per denunciare l’esecuzione di opere movimento terra lungo l’argine artificiale del fiume Crati nel territorio del Comune di Cassano All’Ionio, in corrispondenza del ponte SS 106 bis. “Intorno alle ore 11 di stamani – scrive il sindaco - nel corso di un sopralluogo lungo il fiume Crati, in corrispondenza del ponte SS 106 bis, ho constatato che erano stati eseguiti lavori di sbancamento che hanno interessato l’argine artificiale del fiume Crati riducendone notevolmente la sezione con la realizzazione di una rampa carrabile. Dal sopralluogo emerge che la sezione resistente dell’argine risulta notevolmente indebolita nel tratto interessato da tale sbancamento e potrebbe non garantire la tenuta nel caso di evento di piena idraulica determinando una nuova inondazione delle aree circostanti tra cui l’area archeologica di Sibari, già oggetto di inondazione lo scorso 18 gennaio”. Quanto già accaduto lo scorso gennaio ed i gravi danni arrecati all’inestimabile patrimonio culturale ed archeologico degli Scavi di Sibari dall’esondazione del Crati, evidentemente, non ha insegnato nulla. Il sindaco ha chiesto anche un incontro in prefettura per affrontare la vicenda legalità lungo il Crati.
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