Il boss pentito che sta facendo tremare la Liguria ha un volto conosciuto. Francesco Oliverio, oggi grande accusatore dell’ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, è stato reggente del “locale” di Belvedere Spinello e influente “capo” pure della zona sangiovannese. È stato lui stesso a raccontarlo ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Il suo potere – “benedetto” dal “crimine” di Cirò – s’allungava sino alla città più popolosa dell’Altopiano, alla sue contrade, alle località turistiche. Oliverio era pure il “capo” della ’ndrina di Seregno, in Lombardia, come ha svelato ai magistrati parlando dei summit tenuti in “Padania”. È Oliverio ad aver fatto riaprire alla Procura di Cosenza le indagini sulla sparizione d’un giovane di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Loria, inghiottito dal nulla nel settembre del 2005. Oliverio, sentito nelle ultime settimane dalla Dda di Genova, ha pure smentito gli esiti di precedenti inchieste condotte in Liguria sulla ’ndrangheta. Il pentito ha infatti chiarito che i “locali” esistenti nella regione non sono quattro ma ben 15 ed estendono la loro influenza sino al territorio francese. Oliverio collega la cosca reggina dei De Stefano alla Lega.
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