Il 27 settembre riprenderà nel tribunale di Paola il processo per i veleni della Marlane, la fabbrica tessile di Praia a Mare, chiusa nel 2004, ma che negli anni ha seminato lutti e dolore. Alla sbarra 12 imputati tra vertici e dirigenti dell’azienda accusati di omicidio colposo plurimo, aggravato dall’omissione delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. Un processo giunto dopo dieci anni di inchieste, archiviazioni, riapertura delle indagini. Tra le parti civili numerosissimi ex operai, affetti da neoplasie e i familiari di quelli deceduti per le patologie oncologiche che secondo l’accusa sarebbero state provocate dall’esposizione delle vittime ai fumi tossici delle sostanze coloranti. Ebbene alla vigilia dell’udienza un altro decesso, un altro ex operaio che dopo una lunga agonia è morto. Il 27 settembre in aula è prevista la formulazione dei quesiti su cui si baserà la perizia. L’11 ottobre la nomina dei periti: specialisti chimici, geologici, epidemiologi, medici legali incaricati dal tribunale di effettuare una serie di verifiche anche nell’ex fabbrica e nei terreni circostanzi in cui erano stati interrati gli scarti della lavorazione.