Tempi di crisi, in cui la soglia dell’indigenza si abbassa drasticamente fino a lambire o addirittura a inglobare il ceto medio, che la Regione prova a lenire con un progetto di credito sociale - finanziato dal Por Calabria Fse 2007-2013 - denominato: “Intervento di microfinanza come strumento di contrasto alla povertà assoluta”. Il riferimento, in termini concreti, è ai 20 milioni di euro messi a copertura del bando. Lo strumento rappresenta una forma innovativa, ispirata ai princìpi del microcredito, attraverso cui saranno erogati fondi in favore di persone fisiche appartenenti a nuclei familiari calabresi in condizioni di vulnerabilità e temporanea condizione di difficoltà economica per un importo massimo di 10mila euro ciascuno (con una media calcolata pari a 5mila euro per circa 4mila famiglie, quote che saranno concesse da una banca convenzionata, o da Fincalabra, al tasso di interesse dell’1% da restituirsi in massimo cinque anni). Un finanziamento che non è assistito da garanzie reali, rappresentando un credito concesso per l’acquisto di beni primari. Si tratta, in altre parole, di un prestito agevolato con finalità socio-assistenziali. A parlarne, nell’ambito di un incontro con i giornalisti moderato dal capo ufficio stampa della Regione Oldani Mesoraca, sono stati ieri a Palazzo Alemanni il governatore Giuseppe Scopelliti e l’assessore alle Politiche sociali Nazzareno Salerno.
Caricamento commenti
Commenta la notizia