Proseguono nel porto di Corigliano, coordinate dal Capo del Compartimento marittimo, il capitano di fregata (CP) Antonio D’Amore, le operazioni di bonifica dello specchio acqueo portuale interessato dall’affondamento del più grande peschereccio della locale marineria, avvenuto nella serata di martedì 10. Un’unità navale specializzata nell’antinquinamento marino sta procedendo al disinquinamento ed alla bonifica della darsena 1 mediante l’impiego delle panne galleggianti assorbenti. Il proprietario/armatore del motopesca è stato informato che, come prevede la normativa in vigore in materia di inquinamento, il Ministero dell’ambiente procederà, successivamente, nei suoi confronti, al recupero delle spese relative alle attività di bonifica poste in essere. Proseguita anche oggi la ricognizione del relitto in mare che dovrà poi essere posto in galleggiamento e tirato a secco con una gru. L’operazione si preannuncia particolarmente complessa per la grandezza dell’unità (26 metri), le tonnellate di stazza lorda occupate (oltre 90) e il peso sia del peschereccio sia dell’acqua di mare che, affondando, ha riempito tutti gli spazi liberi rendendo necessario l’intervento di gru e mezzi di adeguate dimensioni, non facilmente disponibili nell’alto jonio cosentino ed in possesso solo di ditte altamente specializzate.