Calabria

Lunedì 25 Novembre 2024

Segreteria comune
in atrio tribunale

Giunge al sesto giorno il sit-in di protesta dei movimenti civici e delle associazioni forensi contro il palesato rischio di soppressione del palazzo di giustizia. Il sindaco Antoniotti, in pieno clima di condivisione con quanti ormai da una settimana stanno presidiando la struttura e l’area circostante, in segno di contestazione ha trasferito l’ufficio di segreteria nell’atrio del Tribunale cittadino. Nel frattempo anche l’Anci Calabria, nella persona del presidente regionale Peppino Vallone, ha espresso massima vicinanza e solidarietà ai territori ricadenti nella giurisdizione giudiziaria rossanese. "Rimarremo qui – afferma il Primo Cittadino – fino a che non avremo risposte chiare e certe dal Governo centrale e dal ministro Cancellieri sul futuro del nostro palazzo di giustizia. Purtroppo, ad oggi, non possiamo più rimanere aggrappati ai messaggi di speranza che sporadicamente giungono da più parti. Abbiamo bisogno di atti e determinazioni da parte di chi è chiamato ad amministrare. Abbiamo bisogno – scandisce Antoniotti – di un atto di responsabilità del Guardasigilli. Prima di allora non molleremo la presa. La mia presenza qui, oggi, di fronte al palazzo di giustizia, nelle vesti ufficiali di sindaco di una comunità mortificata, vuole essere un segnale di contestazione pacifica e civile contro un maldestro colpo di mani che intende cancellare un tribunale storico in una delle aree più a rischio del meridione"."In questa battaglia – prosegue il sindaco - non sono solo. Dopo aver incassato il sostegno fattivo dei colleghi del territorio, che a turno stanno anche loro stanno prendendo parte al presidio, del presidente della giunta regionale Scopelliti, della deputazione parlamentare e regionale, e del  Procuratore Capo del Tribunale di Rossano, Eugenio Facciolla, che nella vicenda sta dimostrando una pregevole determinazione, stamani ho ricevuto anche la solidarietà del presidente dell’Anci Calabria, Peppino Vallone. Al quale ho già provveduto a trasmettere tutti gli atti approvati nel corso dell’ultimo Consiglio comunale aperto. Giunga – conclude Giuseppe Antoniotti– il mio sostegno all’avvocato Mauro Mitidieri e all’ingegnere Flavio Stasi che ormai da quattro giorni, con enorme rischio per la loro salute, stanno portando avanti lo sciopero della fame." Nella mattinata  il sindaco Antoniotti, vestito della fascia tricolore, accompagnato da una  rappresentanza del Consiglio comunale, e con il sostegno del presidente della prima commissione regionale Affari istituzionali,  Giuseppe Caputo, insieme allo staff di segreteria e agli agenti del corpo della Polizia municipale ha insediato formalmente l’ufficio di gabinetto nell’atrio del palazzo di giustizia di Piazzale Santo Stefano, nel Centro storico. Qui il primo cittadino ha incontrato prima il Procuratore Capo della Repubblica presso il tribunale di Rossano, Facciolla e si è interfacciato con i responsabili dei movimenti civici e delle associazioni forensi impegnate nella protesta.

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