Bandito nel lontano 2004, concluso dopo 8 anni e adesso da rifare. Stiamo parlando del concorso per 33 operatori informatici del Consiglio Regionale che è stato annullato dal Tribunale amministrativo regionale. Un vero terremoto giudiziario che per la seconda volta colpisce la selezione e che adesso comporterà il licenziamento dei 25 assunti (tanti erano stati idonei dopo la seconda prova). Una procedura che già aveva registrato un primo annullamento del Tar e del Consiglio di Stato con la ripetizione delle prove. I giudici amministrativi reggini "bacchettano" pesantemente la commissione di gara ela società incaricata di gestire le prove e sollevano pesanti irregolarità. Nella lunga sentenza i giudici ritengono che i motivi di ricorso sono fondati e meritevoli di accoglimento. Ecco alcuni dei punti più critici riscontrati dal Tar che ha dato ragione a una partecipante al bando: «Sulla base di quanto attestato nei verbali (e con l’avvertenza sin d’ora che i verbali del concorso, come depositati in giudizio in copia autentica, presentano gravi lacune), risulta che i modelli della prova pratica, in un numero (90) di pochissimo superiore ai candidati partecipanti (83), sono stati predisposti ben prima del giorno di espletamento dell’esame dalla società Cnipec». Molte ombre vengono segnalate sulla presunta mancanza di segretezza della prova, dubbi non sanati neppure dopo l’invito sempre da parte del Tar di depositare documenti integrativi da parte della Regione «non essendo possibile desumere dagli atti della procedura quali cautele siano state adottate per assicurare la segretezza delle tracce di concorso o per assicurare che le stesse non siano state per tempo portate a conoscenza di terzi, anche alla luce del fatto che esse non sono state né predisposte né conservate dalla Commissione, la censura deve essere accolta».