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Scuola, assunzione
per 11.278 docenti

"Proprio oggi comunicheremo l'assunzione di 11.278 docenti, la situazione nella scuola è sotto controllo": lo ha detto a "Prima di tutto", su Rai radio 1, il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza, in merito all'allarme lanciato dai sindacati sulla carenza di insegnanti e il ritardo delle nomine. 

 Sul problema sollevato dal Codacons per gli insegnanti abilitati, il ministro ha spiegato: "L'abilitazione non equivale al concorso, il concorso è il passo successivo, ora il reclutamento per legge funziona così. Così come esistono le graduatorie a esaurimento da rispettare, poi, quando vengono esaurite, si adotta un regime diverso. Non possiamo sempre pensare di sovvertire le regole che abbiamo definito. Anche io, come ministro, mi trovo di fronte al dilemma di dover garantire i diritti ai precari anziani, che lavorano da anni e pagano i costi di un lungo precariato, e anche garantire ai giovani un accesso meritocratico. La soluzione del 50 e 50 graduatorie e concorso è un modo per tenere conto di entrambe le esigenze. Il problema vero - continua Carrozza - è che in passato la scuola è stata usata con portafoglio da cui estrarre banconote per pagare altre spese pubbliche". 

 Carrozza ha affrontato anche il tema dei supplenti mancanti: "nella scuola c'è un organico di diritto inferiore alle esigenze di fatto. La strada è stabilizzare e fare un migliore dimensionamento dell'organico che davvero serve alla scuola".

Il "Ministro intende assumere solo 11.268 docenti a fronte di oltre 30.000 posti vacanti di docenti e ATA. Questo risulta dalle bozze di provvedimenti inviateci in previsione dell'incontro di informativa del 20 agosto. Non è questa la strada per dare operatività alla scuola e per rispondere alle legittime aspettative dei precari". Lo afferma Domenico Pantaleo, Segretario generale Flc Cgil, alla vigilia dell'incontro al ministero dell'Istruzione dedicato proprio all'informativa per l'immissione in ruolo dei docenti. "Questa scelta minimalista risulta ancora più inaccettabile da parte di un Governo che sbandiera il superamento della precarietà come priorità del suo agire politico. Particolarmente grave - ha aggiunto Pantaleo - la mancata previsione delle assunzioni del personale ATA oggetto di una vera e propria discriminazione sociale, in particolare per gli assistenti amministrativi e tecnici". 
Al Governo il sindacato chiede "un segno tangibile della volontà di procedere ad una reale politica di stabilizzazione degli organici e del personale, attraverso quegli interventi più volte annunciati e mai praticati. Come la cancellazione della norma sul passaggio forzoso dei docenti inidonei nei profili Ata che rappresenta una priorità assoluta non più procastinabile o come la stabilizzazione dei posti dell'organico di fatto. Invece ad oggi l'unico messaggio chiaro arrivato da questo governo al personale della scuola è rappresentato dalla proroga del blocco dei contratti e dei salari: non esattamente ciò che si attendeva questo personale vessato da anni di tagli". "E' l'ora di passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti. Ciò vuol dire investire nella scuola pubblica per attuare l' organico funzionale docente e ATA come primo passo per rimettere al centro la qualità della didattica e stabilizzare quasi 100.000 precari che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole. Il Ministro non perda l'occasione del Decreto D'Alia sulla pubblica amministrazione per restituire fiducia al mondo della scuola e offrire un futuro migliore ai giovani e ridare qualità all'offerta formativa", ha concluso.

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