Le urla strazianti di una donna squarciano all’improvviso la tranquillità di Camigliatello. Urla di dolore bagnate dal sangue che scorre copioso sull’asfalto della placida località silana. A pochi metri di distanza da quella donna, una turista pugliese che ha scelto la montagna cosentina per trascorrere le sue vacanze, un cane trattenuto a stento dal suo padrone. E la gente, villeggianti e residenti richiamati da quella concitata scena nel pieno centro della rinomata frazione di Spezzano della Sila. È piuttosto chiaro ciò che è appena accaduto. L’animale, innervosito per qualche motivo ancora tutto da decifrare, s’è scagliato senza preavviso affondando i suoi denti acuminati nelle gambe della sfortunata e incolpevole vittima. Un’azione repentina sfuggita al controllo dell’uomo che ieri pomeriggio, come d’abitudine, è uscito di casa per fare una passeggiata col suo cane. Un’aggressione inaspettata, soprattutto perché il quattrozampe era stato regolarmente legato con un guinzaglio ma senza museruola. La turista pugliese, soccorsa dai passanti, è stata quindi accompagnata in ospedale, all’Annunziata di Cosenza. I medici dell’ospedale bruzio, al termine di un’approfondita visita, si sono espressi per una prognosi di 13 giorni. Quasi due settimane che equivalgono, per la donna azzannata e i suoi familiari, alla conclusione più amara delle ferie. Sul luogo dell’aggressione è comunque giunta una pattuglia dei carabinieri in forza alla Stazione di Camigliatello. Gli uomini agli ordini del maresciallo William Porzia, dopo aver ascoltato la versione dei testimoni presenti al momento dell’assalto, hanno accompagnato in caserma il padrone del cane. Inevitabile la denuncia a piede libero e la raccomandazione di stare più attento al suo animale.
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