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Anche molti italiani
alla mensa dei poveri

In sette anni di attività, la mensa diocesana di Rossano ha quintuplicato il numero di utenti italiani che chiedono di poter avere un pasto caldo al giorno. Si tratta principalmente di persone che hanno perso il posto di lavoro e di padri separati che non riescono a far fronte alle spese per il sostentamento della famiglia. 

Nel 2006, anno in cui è stata fondata la mensa diocesana di Rossana, voluta dal vescovo Santo Marcianò, gli utenti italiani erano una decina scarsi. A distanza di sette anni alla mensa si recano quotidianamente, oltre agli stranieri di diversa nazionalità, anche 30 italiani che consumano i pasti nella struttura ed altri 15 che, per vergogna, preferiscono prendere il cibo e portarlo a casa. Mons. Marcianò ha anche lanciato l'allarme per il ''problema del gioco d'azzardo. La crisi economica spinge tanta gente a rincorrere l'illusione di guadagni facili attraverso il gioco, ma si tratta di un'illusione amara che finisce per rovinare la vita di singoli e di intere famiglie''.

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