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Violenza infinita sulle
strade delle “lucciole”

 Donne, belle, avvenenti e soprattutto disponibili, naturalmente dietro pagamento. Romene o moldave, sorridenti, accattivanti e maliziose, basta scegliere, ma soprattutto non infastidire le ragazze e tirare fuori i soldi senza esitazioni. Funziona così, da sempre, lo sconvolgente racket della prostituzione che irretisce centinaia di giovanissime ragazze in tutta la Sibaritide. Durante la nottata di ferragosto, in un lido sulla spiaggia di Schiavonea, tra l’altro disseminata di affollati falò, le regole dettate dai “signori” della prostituzione non sarebbero state seguite. E per questo c’è scappato il morto. Un romeno di 43 anni, secondo le prime indiscrezioni raccolte, l’accompagnatore di alcune “lucciole” sue connazionali. Ma il fenomeno della violenza legata al racket della prostituzione non è nuovo a queste latitudini. Sono diversi infatti gli episodi di risse e ferimenti registrati nel recente passato a Corigliano per contese o addirittura la gestione di queste ragazze sbattute sul marciapiede. Un fenomeno gestito ormai da anni in maniera “indu - striale” e militarmente organizzato, che recentemente ha raggiunto anche la vicina Rossano (risale a pochi mesi fa il delitto di una 19enne romena uccisa dal suo protettore-amante).

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