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La madre era morta
ma lui intascava
la pensione

Nonostante la madre fosse morta dal 2009, il figlio, residente a Rossano, ha continuato a percepire la pensione del genitore defunto intascando fraudolentemente circa 65.000 euro. Stamani la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari,  il sequestro preventivo del libretto postale su cui erano accreditate le mensilità della pensione nonchè di due autovetture nella disponibilità dell’arrestato su disposizione della procura di Rossano. La truffa ai danni dell’Inps  è stata scoperta dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Cosenza che hanno avviato le indagini effettuando una serie di controlli, incrociando i dati dell’ente previdenziale in possesso e focalizzando l’attenzione su alcune posizioni sospette. Tra queste hanno individuato una posizione pensionistica ancora attiva sebbene la titolare del rapporto risultasse defunta dal 2009. A beneficiare del trattamento, il figlio ed un altro familiare che sono riusciti a intascare illegittimamente la pensione grazie al concorso di altre 5 persone, tutte indagate tranne una  nel frattempo deceduta, mediante una serie di ingegnosi artifici come false certificazioni di esistenza in vita, singole deleghe predisposte ad hoc, false dichiarazioni attestanti che la firma “segno di croce” inserita nel modello di delega al prelevamento fosse stata apposta in presenza degli indagati. 

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