Nonostante il clima ferragostano gli uomini delle fiamme gialle incaricate di tracciare le operazioni finanziarie alla base del presunto ammanco dal conto corrente delle offerte dei fedeli del santuario di Paola, sono al lavoro. Già a fine settimana dovrebbero consegnare al procuratore della cittadina tirrenica, Bruno Giordano, una prima informativa. Hanno controllato e incrociato i dati dei presunti investimenti in borsa, dei prelievi e dei depositi, tutti i movimenti che hanno interessato il conto soprattutto da quando nel 2006 è stato spostato dalla Banca Nuova di Amantea su una banca on line. Relazione accompagnata dalle dichiarazioni delle persone informate sui fatti e sentite subito dopo l’apertura del fascicolo tra cui Padre Rocco Benvenuto, rettore del santuario che dopo aver ammesso l’esistenza di truffa ai danni dei frati su cui avevano già avviato una indagine interna, e aver fornito piena collaborazione agli inquirenti, ha scelto il silenzio stampa.Troppo delicata la vicenda che ha gettato ombre sul santuario, un patrimonio spirituale che appartiene a milioni di fedeli sparsi in tutto il mondo. Inutile chiedere interviste, inutile, sollecitare dichiarazioni Padre Rocco è irremovibile. Neanche i recenti attacchi di cui è stato fatto oggetto nei giorni scorsi, le richieste di dimissioni, poche in verità, in base ad un teorema consumato, quello del non poteva non sapere, lo inducono a parlare. Non è il caso, lasciamo lavorare gli inquirenti, si limita a dire, abbiano grande fiducia nella giustizia. Ma per il rettore non solo attacchi. Tanta, tantissima solidarietà da parte delle istituzioni e dei fedeli. A fianco di Padre Rocco che ha appena completato il suo secondo mandato e si appresta a passare il testimone al prossimo rettore che dovrebbe essere eletto nel mese di settembre, tra gli altri il sindaco di Paola Basilio Ferrari, l’ex sindaco Roberto Perrotta, e il locale partito socialista, ma anche il leader di Diritti civili Franco Corbelli. Sviluppi importanti potrebbero aversi già nei prossimi giorni.