Si è chiusa ieri alla sede dell’Ente Parco, a Lorica, sullo sfondo il lago Arvo, la “tre giorni” di jazz norvegese nel Parco Nazionale della Sila. Dopo il concerto di Jacob Young venerdì scorso ai “Giganti della Sila”, l' esibizione del duo formato dal sassofonista Trygve Seim e dal pianista Andrea Utnem sabato scorso, nell’antica segheria restaurata del Centro Visita Cupone, il trio Arild Andersen ieri ha incantato il pubblico presente fino al tramonto con “Live at Belleville”, album del 2008 che ha ottenuto dall’Academie du Jazz il premio come “miglior disco jazz europeo dell’anno”. Ai concerti non sono mancati il presidente e il direttore dell’Ente Parco, Sonia Ferrari e Michele Laudati, che nei giorni del Peperoncino Jazz Festival in Sila hanno accompagnato, in un tour fra i luoghi più belli del Parco, un gruppo di giornalisti della stampa e delle tv nazionali, ospitati in occasione di questo evento musicale per conoscere il Parco ed approfondire i temi legati alla sua candidatura al riconoscimento Unesco nell’ambito del programma MAB (Man and Biosphere), iniziativa per la quale l’Ente sta realizzando in questa fase molte attività di animazione territoriale. Arild Andersen, famoso contrabbassista norvegese che ha collaborato con musicisti del calibro di Stan Getz, ha manifestato al pubblico presente al concerto di domenica a Lorica la meraviglia di aver riscontrato, in una regione al sud d’Europa, un paesaggio tanto simile a quello della sua terra d’origine, la Norvegia. “Con qualche differenza -ha detto - Il buon vino e una temperatura invidiabile”.Anche quest’anno le tappe del “Peperoncino Jazz Festival” nel Parco hanno ottenuto ilpatrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia, consolidando il "gemellaggio ideale- ha affermato la presidente Sonia Ferrari- che lega la Sila alla Norvegia, vicine grazie ad una natura e ad un paesaggio molto simili, ma ormai anche grazie alla musica che ospitiamo nel Parco in un appuntamento che sta diventando d anno in anno sempre più atteso".