Tra i 24 indagati ci sono tre medici coinvolti in una serie di truffe ai danni dell’Azienda sanitaria di Cosenza. L’operazione denominata “ Self Service” le cui indagini sono partite nel febbraio del 2011 dopo alcune segnalazioni giunte al posto fisso di Polizia dell’ospedale di Rossano. Due le misure cautelari, si tratta di persone , tra cui un autista di ambulanza con l’obbligo di dimora.In particolare – secondo quanto reso noto nel corso di una conferenza stampa nel commissariato della città bizantina- i due sanitari indagati in servizio presso l’ospedale di Corigliano Calabro, rispettivamente al Pronto Soccorso e nel Reparto di Ortopedia, in concorso con un dipendente dell’Asp , in qualità di autista, sono accusati a vario titolo di falso ideologico e truffa ai danni di un’assicurazione per avere dichiarato un falso incidente stradale e avere effettuato certificati medici falsi. Si sarebbero invece scambiati più volte il cartellino delle presenze o il badge magnetico per attestare la presenza anziché l’assenza cinque dipendenti dell’Asp. Altri indagati invece in modalità “self service” avrebbero effettuato rifornimenti di benzina con schede intestate all’azienda sanitaria provinciale, alle proprie auto ed ad altre risultate intestate a privati, come testimoniato dai filmati delle telecamere poste dagli agenti nei pressi dei distributori di benzina. Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo di associazione a delinquere, peculato, frode nelle pubbliche forniture e truffa in concorso.