Tra sabato 13 fino a lunedi 19 luglio si effettuerà la liberazione degli animali selvatici curati presso il CRAS di Rende. I comuni interessati sono Rende, Civita, Saracena, Luzzi, Rovito, San Vincenzo La Costa, Acquaformosa. Si tratta prevalentemente di assioli, allocchi e barbagianni. Attualmente sono 156 gli animali ricoverati al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Rende gestito dal CIPR, Comitato Italiano per la Protezione degli Uccelli Rapaci. Come ogni anno, nei mesi di Giugno e Luglio sono tanti gli animali che vengono ricoverati al CRAS: animali feriti per bracconaggio, per contatto con i fili elettrici, spossati per eventi meteorologici, qualcuno sequestrato perché detenuto illegalmente, molti pulli caduti dal nido. Assioli, allocchi, barbagianni, gheppi, poiane, balestrucci e rondoni, gabbiani, cicogne, taccole e persino gazze e poi ricci e ghiri. Ma oltre alla fase di ricovero della fauna in difficoltà c’è il momento esaltante dei rilasci in natura: tante, come dicevamo, le liberazioni programmate nel territorio della provincia. La liberazione degli animali è un momento di grande gioia e soddisfazione per gli operatori del CRAS che si dedicano senza sosta alla cura e alla riabilitazione dei selvatici, un test che saggia la loro capacità di prestar cura ai feriti e che rende conto dell’impegno che profondono nelle loro attività di volontariato al servizio del benessere degli animali.
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