Si riaccendono focolai di tensione tra Università e Regione. L’aumento dei posti letto dal 2,5 al 2,7 per mille abitanti previsto nel nuovo programma triennale che la struttura commissariale presenterà giorno 16 al Tavolo Massicci non potrà riguardare la città di Catanzaro. «Se si modifica l’assetto dei posti in Calabria la Regione deve concordare con l’Università quelli dell’Azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini», dice il rettore dell’Ateneo Aldo Quattrone, convinto che la dotazione complessiva di Catanzaro vada aumentata facendo gravare i posti letto della facoltà di medicina su tutta la regione e non conteggiandoli solo tra quelli del capoluogo. «Si sta commettendo un errore programmatorio. Voglio sperare che la Regione intenda attenersi alle leggi vigenti e concordare il nuovo piano triennale anche con l’Università». Nulla da dire invece ma solo apprezzamento per la scelta regionale di nominare il dirigente regionale della Sanità Rubens Curia direttore generale della Fondazione Tommaso Campanella. Protesta intanto il prof. Ciro Indolfi per la volontà della struttura commissariale di escludere la Cardiologia pubblica della Mater Domini dalla rete regionale dell’Emergenza. E a Cosenza è polemica sulla Cardiochirurgia da cui resta tagliata fuori.